Rebecca Gentile
Oggetto: Riflessione
Questa situazione è sgradevole per ognuno di noi. Molto probabilmente si poteva fermare prima la diffusione di questo virus, invece le persone hanno deciso di voler fare di testa loro facendo arrivare la situazione a un punto critico. I primi giorni di quarantena, a fine febbraio, personalmente li ho presi molto alla leggera infatti vedevo i miei amici, non sempre ma spesso. Con il nuovo decreto invece le relazioni di amicizia e amorose sono quasi impossibili da mantenere. Tutto ciò è dovuto dal fatto che l’italiano medio non sa stare fermo per due settimane.
Se già alla prima settimana di quarantena la maggior parte degli italiani fossero rimasti nelle proprie case per due settimane, a quest’ora tutti i servizi avrebbero ricominciato a funzionare. Invece l’italiano medio è rimasto in giro in continuazione, uscendo con gli amici, facendo aperitivi… Questa situazione si poteva evitare, invece ora ci troviamo chiusi in casa senza poter neanche uscire dal balcone fra un po’, senza poter stare al parco con gli amici, senza poter stare in famiglia perché si è in tanti.
Però questa pausa può essere utile per dei momenti di riflessione su noi stessi.
Forse potremmo anche porci domande: se stiamo facendo un buon lavoro a scuola, a lavoro oppure se passiamo abbastanza tempo con la nostra famiglia.
In questo periodo anche il telegiornale diventa fonte non attendibile, e questo è grave poiché il 90% della popolazione italiana lo segue. Per non parlare di quegli imprenditori che sfruttano questo momento per farsi soldi, come per esempio quelle aziende di prodotti disinfettanti che mettono questi stessi prodotti a prezzi alle stelle.
Ma il problema fondamentale non è tanto leggere una fake news, ma inoltrarla a tutti contatti: in questa maniera ci saranno sempre notizie non vere e che semineranno il panico.
Nonostante i decreti che sono usciti negli ultimi giorni in cui si vieta di uscire di casa, le persone ancora si ritrovano nei parchi per stare insieme senza capire che ne vale della loro salute e di quella delle persone che frequentano. “ 1 m di distanza oggi per un abbraccio domani”
Ripeto: perché non sfruttare questo periodo per poter progettare il futuro, mettere da parte qualche soldo e poter realizzare qualcosa più avanti, quando tutto questo sarà solo un ricordo da cancellare.
L’Italia è forte, ma all’Italia serve che gli italiani si aiutino a vicenda. Personalmente non mi interesserebbe tanto contrarre il virus, sono giovane e i miei anticorpi potrebbero ucciderlo, ma questo virus che non attacca me a 16 anni, attacca le persone anziane, e non vorrei che dopo una vita di sacrifici e di lotte la mia bisnonna dovesse morire per colpa e della mia arroganza.
#iorestoacasa