Ultima modifica: 8 Luglio 2020

Marco Forlai 4CL

Oggetto: Riflessione sulla situazione attuale

Da quando è iniziata la quarantena ho avuto diversi pensieri a proposito di questo periodo. All’inizio provavo solo disagio, legato al fatto che non potessi uscire, e non nascondo di aver avuto in testa lo spirito semi-rivoluzionario tipico dell’adolescenza, e continuavo a ripetere di voler violare la quarantena, finché non ho realizzato la gravità del problema, e le oggettive misure prese dal governo, che hanno placato il mio spirito “ribelle”.

Essendomi rassegnato a questa quarantena ho provato a cercare dei lati positivi in essa e dopo tutto, li ho oggettivamente trovati. Il punto principale a favore di questo periodo è la grande quantità di tempo a mia disposizione. Avendo l’orario scolastico molto ridotto, ho meno compiti da svolgere e di conseguenza la mia organizzazione è molto più facile da pianificare. Trovandomi con tanto tempo a mia disposizione ho riscoperto alcuni piaceri che prima non riuscivo a cogliere a causa dell’effettiva mancanza di tempo, e questi bei momenti sono tutti correlati alla mia famiglia. Ho riscoperto il piacere delle minime cose, dal tagliare il prato con mio padre, al chiacchierare con mia sorella di esperienze adolescenziali, al cucinare con mia madre, al passare tutti insieme una serata davanti alla TV.

In tutto questo ovviamente continuo ad avere tantissimi contatti con i miei amici ed amiche, pur avendo dei rapporti più “freddi”, dati da quella vocina metallica che fuoriesce dal telefono, che non potrà mai, per nulla al mondo, rimpiazzare una mezz’ora passata assieme ad una persona nel mondo reale.

Per riassumere, pur essendo relegato in casa, questa quarantena non mi sta pesando più di tanto, grazie soprattutto alle persone che mi stanno attorno dalla mia famiglia ai miei amici, però questo non toglie il fatto che voglia tornare alla mia vita normale: con le uscite, i sabati sera passati con le mie amiche, le chiacchierate nei parchi con i miei amici, e perché no, anche la scuola.