Ultima modifica: 2 Luglio 2020

Jacopo Mucci 4CL

Oggetto: CORONAVIRUS

Una conseguenza che ha portato il coronavirus nella mia vita è stata quella di stravolgere nettamente le mie abitudini giornaliere, come sicuramente quelle di qualsiasi persona. Difatti, a differenza di poche settimane fa in cui mi sentivo più libero di trascorrere le mie giornate all’aria aperta in compagnia dei miei amici, ridendo e scherzando, ma anche semplicemente di avere la possibilità di stare all’aperto e andare a salutare i miei cari in qualsiasi momento, ora non mi è più possibile. Tuttavia, questo cambiamento mi sta facendo riflettere molto per due motivi essenzialmente: prima di tutto sul fatto di poter trascorrere più tempo a casa con la mia famiglia, seppur non possa vedere tutti i miei cari e poi sul significato di solidarietà e di speranza. Infatti, nonostante l’idea di solidarietà non mi fosse nuova, ora come ora incomincio a vedere quale sia il suo vero significato, la vera forza che la solidarietà è in grado di portare: essa è in grado di unire le persone e di portare grandi cambiamenti, rinnovando con sé la speranza di poter tornare a vivere normalmente. Due esempi concreti di quest’unione sono dati dal lavoro di medici e paramedici che non smettono di aiutare chi ne ha bisogno ma anche dall’azione volontaria e consecutiva di molte persone che, seguendo l’esempio di personaggi famosi (cantanti, influencer, persone della tv), hanno donato una piccola somma di denaro all’ospedale di Milano, e ad altri ospedali in Italia, o hanno anche solo condiviso il messaggio con altri, contribuendo all’aumento dei posti letto per gli ammalati e all’installazione di strutture per la terapia intensiva. Invece, in merito alla speranza, mi sento di dire che in questo periodo è d’obbligo rimanere positivi per noi stessi ma anche per chi è meno fiducioso e ha paura di come evolverà la situazione. Dunque, seppur con un po’ di difficoltà, penso che sia giusto continuare a essere positivi e sperare in un finale felice che arriverà presto.