Ultima modifica: 2 Luglio 2020

Giulia Lotti 1CL

Oggetto: Riflessione

In questi giorni ho riflettuto molto sull’argomento del Coronavirus e non credo di essere stata l’unica. Il Coronavirus è stato imprevedibile per tutti noi.Devo dire che una delle prime cose che ho fatto è stata informarmi,guardare video e leggere giornali sul argomento.

Ho continuato ad ascoltare le persone e il loro sconforto a causa del non potersi incontrare e dell’incertezza sul lavoro… riflettendo molto si è innescata in me e nel mio quotidiano la parola speranza.

Ho trovato estremamente inutile l’allarmismo che c’è stato e che continua a diffondersi tra le persone,perché secondo me è la paura che ammazza a volte più del  virus.   La paura è come un fantasma si innesca dentro di noi e fa si che non si veda nessuna via d’uscita e così andiamo verso la deriva appesantiti da tutti i problemi della vita quotidiana.

Secondo me bisognerebbe informarsi prima di deprimersi.Forse dovremmo cambiare la nostra quotidianetà o il nostro modo di lavorare e allora?Si cambia se è necessario per una giusta evoluzione ma principalmente per noi stessi.

Bisognerebbe sostenersi a vicenda invece di fare delle “isole umane” ;quello che sta avvenendo secondo il mio parere oltre ad essere un enorme problema potrebbe rivelarsi anche una grande possibilità.