Ultima modifica: 10 Giugno 2020

Alice Teruzzi 4BL

Oggetto: Riflessioni

In questi giorni, purtroppo, il mondo e soprattutto l’Italia sta sperimentando un nuovo virus detto coronavirus.

Questo causa, nei miglior dei casi, una forte influenza caratterizzata da raffreddore, mal di gola e tosse, mentre nei peggior dei casi, provoca una forte polmonite. Le persone che sono soggette a quest’ultima vengono intubate nel reparto intensivo dell’ospedale.

L’Italia, disgraziatamente, è la prima nazione d’Europa con maggior numero di infettati e di vittime.

Devo ammettere che sono rimasta colpita dalla prontezza con cui la regione Lombardia e il governo si sono occupati del problema, poiché questa appena i numeri dei contagiati sono saliti, ha immediatamente messo al sicuro gli studenti chiudendo le scuole di ogni grado.

Per di più, nel momento in cui i contagi oltre che in Lombardia si sono estesi in tutta l’Italia, il governo italiano ha reagito all’istante dichiarando la nostra nazione una zona rossa da cui non si può né entrare né uscire.

Negli ultimi giorni è stato emesso un decreto che vieta a qualunque persona di uscire di casa se non per questioni di lavoro, di salute o per fare la spesa.

Devo confessare che ho veramente apprezzato questo provvedimento e non ho avuto niente da ridire, in quanto il governo ha cercato semplicemente di metterci tutti al sicuro, evitando così ulteriori contagi e vittime.

Io sto rimanendo chiusa in casa e sto evitando di uscire, per la mia sicurezza, per quella dei miei cari e soprattutto per evitare che le persone deboli e i vecchi si ammalino e sciaguratamente muoiano.

Sono rimasta veramente colpita dagli infermieri e i medici, loro possono essere considerati dei veri eroe e in questo momento stanno combattendo nel campo di battaglia cercando di salvare più vite possibili.

Quest’ esperienza mi ha fatto riflettere su quanto siano indispensabili queste persone nelle nostre vite e su quanto sia cagionevole la nostra salute.

Noi uomini ci crediamo l’essere più potente dell’universo, quando in realtà basta un essere microscopico, come questo virus, per mettere in crisi la nostra società e la nostra vita.

Come ho già detto sono chiusa in casa da settimane e in questi giorni sto riflettendo su un altro aspetto che la maggior parte delle persone ritiene scontato, la libertà.

In questo periodo per la sicurezza dell’intera nazione il nostro diritto di libertà è stato limitato, non possiamo più uscire dalle nostre dimore e soprattutto ci è stata tolta la libertà di andare avanti con la nostra routine quotidiana.

Devo confessare che sto soffrendo molto questa sorta di isolamento, mi manca il contatto con l’esterno, con i miei compagni e con i miei amici.

Nonostante ciò, sto rimanendo a casa dal momento che voglio ed esigo che questa brutta situazione passi e voglio ritornare alla mia vita di prima.

Io so che l’Italia ce la farà e saprà rialzarsi come ha già fatto in passato, come per esempio, con le guerre mondiali.

L’importante è rimanere uniti, senza lasciarsi trascinare dal panico, ma soprattutto è essenziale sostenersi a vicenda.

Infine concludo sottolineando un gesto che ha riscaldato il mio cuore. La Cina per aiutare la nostra nazione ha inviato 5 esperti per aiutarci a combattere il coronavirus e ha mandato un gran numero di mascherine per proteggerci dal contagio.

Questo è quello che io chiamo solidarietà e con questi piccoli gesti ho riacquistato un po’ di fede nell’umanità che da un po’ di tempo, in questa società ormai nettamente individualista, avevo perso.

Concludo dicendo che questo virus sta lasciando all’ intera umanità un messaggio molto importante, siamo tutti, indipendentemente dalla nostra nazione, etnia, religione e colore di pelle abitanti di questo mondo. Dunque, essendo tutti “coinquilini”, dobbiamo aiutarci a vicenda contro le avversità che stiamo attraversando e che potrebbero ripresentarsi in futuro.

Alice Teruzzi 4BL