Anonimo
Oggetto: Riflessione
“Mi hanno detto sei un ingenuo
Gli ho creduto per un po’
Le ragioni erano valide
Ma il sentimento no
Sono nato in una terra
Che mi ha dato quello che ho
E so che perderò ogni cosa
Che io non difenderò
Ho ascoltato troppe volte quella stessa liturgia
E la verità è più bella mascherata da bugia
Certe volte la distanza
Fa vedere meglio la realtà
Non si vive mai due volte
Non si muore mai a metà
(Jovanotti – Insieme)
“Ho scelto questo “scorcio” di una canzone di un noto cantautore italiano perché, a mio giudizio, è in grado di evidenziare ciò che in questi insoliti e assurdi giorni sta succedendo. Riflette l’andamento altalenante delle comunicazioni che giungono all’ascolto della gente. Riflette il senso di appartenenza a una comunità e a un territorio da tutelare, da proteggere, da salvare. Riflette la ridondanza delle tematiche affrontate nei discorsi e dalle televisioni, tutte le reti, a tutte le ore. È la distanza che fa vedere meglio la realtà. Essere invischiati in una così laocoontica atmosfera, tanto insidiosa quanto pericolosa, può portare a poca lucidità nella riflessione e nell’azione. È necessario fermarsi, ragionare e saper prendere ponderate decisioni. D’altronde non si muore mai a metà, tutta questa opprimente quotidianità è destinata a un inesorabile termine. Dobbiamo attendere”.