“Letteratura e oltre”: incontri, laboratori, conferenze.
Oggetto:
Il 3 febbraio ha preso avvio il progetto di istituto “Letteratura e oltre”: incontri, laboratori, conferenze per esplorare fenomeni letterari e culturali da prospettive inconsuete.
Il 3 febbraio ha preso avvio il progetto di istituto “Letteratura e oltre”: incontri, laboratori, conferenze per esplorare fenomeni letterari e culturali da prospettive inconsuete.
Abbiamo iniziato con Tradurre uguale tradire? Invisibilità e responsabilità del traduttore, a cura della nostra professoressa Rossella Rizzo.
Qui sotto per saperne di più grazie ad un interessante articolo scritto dalla 3BS che era presente all’incontro.
Questo è il calendario dei prossimi incontri:
Il vulcano, l’eroe e il mostro: divagazioni fra Plinio e Frankenstein
a cura del prof. G. Pasqual, Liceo G. Casiraghi, 14/2
Forme del viaggio fra Oriente e Occidente: Ulisse e lo scimmiotto,
a cura del prof. M. Ghilardi, Università degli Studi di Padova, 7/3
Mente e corpo fra Oriente e Occidente
a cura del prof. M. Ghilardi, Università degli Studi di Padova, 7/3
Miti di ieri, storie di oggi
a cura del prof. G. Zanetto, Università degli Studi di Milano, 30/3
TRADURRE UGUALE TRADIRE?
La nostra opinione? Un’esperienza formativa come questa non dovrebbe essere relegata ad un laboratorio ma diventare parte integrante della didattica: così si apprende davvero una lingua.
L’interessante lezione della professoressa Rossella Rizzo, traduttrice di professione dall’inglese, dal tedesco e dal francese, è stata molto coinvolgente, ricca di esempi e spunti di riflessione tratti dal passato e dal presente, per porre l’attenzione su un aspetto spesso trascurato quando si affronta la lettura di testi in traduzione da altre lingue, moderne o classiche: il “buon” traduttore è colui che deve essere “invisibile”? o, al contrario, può essere determinante nell’avvicinare i lettori e coinvolgerli nella lettura? Esiste – o dovrebbe esistere – anche uno “stile” del traduttore? Abbiamo constatato che lo stesso testo, letto in traduzioni diverse, può risultare completamente diverso, ma assai raramente il lettore che sceglie un libro si informa su chi sia il traduttore, come se non fosse importante.
Molto interessante si è rivelata poi la riflessione su quali sono le modalità che un traduttore può utilizzare per tradurre non solo i termini, ma ancor più la cultura di riferimento di cui le espressioni in lingua originale sono esempio. Testimonianze curiose, di lingue per lo più sconosciute, non mancano: esistono parole per dire “Il tempo che ci si mette a mangiare una banana” o “il tempo che ci mette una renna prima di un momento di riposo…”. Ecco che tradurre non significa solo comprendere la lettera del testo, ma soprattutto la sua cultura di appartenenza e questa è sicuramente la sfida più coinvolgente, sia per i traduttori di professione, sia per noi studenti ogni volta che ci avviciniamo a un testo originale.
Infine, abbiamo osservato esempi di errori di traduzione che hanno cambiato la storia di un testo e della sua fruizione nei secoli, a testimonianza del fatto che anche i migliori traduttori possono sbagliare ed è impossibile non commettere errori. Fortunatamente, il traduttore non è solo e il lavoro di redazione puntuale aiuta, in tutte le fasi, nella realizzazione di un prodotto di qualità.
Non è mancato nel nostro incontro un laboratorio pratico che ci ha permesso di confrontarci in prima persona con le difficoltà del traduttore. Pur traducendo tutti i giorni, ci siamo accorti di quanto comprendere il contesto sia fondamentale per una buona resa linguistica.
Classe 3BS
Slide di presentazione dell’incontro:
Piccolo viaggio nel mondo della traduzione
a cura di Rossella Rizzo