Ultima modifica: 8 Luglio 2020

Mattia Masciocchi 1BS

Oggetto: PENSIERO: ISOLAMENTO PER COVID-19

Questi giorni lontano da scuola stanno trascorrendo lenti e noiosi, la monotonia è il piatto tipico di ognuno di essi. Certo, aver la mia famiglia a casa con me è un sollievo, spesso penso alle persone che hanno un malato in famiglia e che non possono assolutamente aver contatti con lui, e mi sento fortunato nel non essere nella loro condizione, ma mi manca la vita da studente liceale che mi si era aperta da soli pochi mesi. Anche se non mi sono mai completamente integrato con la vita comune della mia classe, mi manca la vista e il suono della voce di molti dei miei compagni di classe, ma soprattutto l’assistere a delle lezioni fatte in classe, dove la comunicazione era più semplice, e dove mi sentivo quasi parte di un gruppo di persone in carne ed ossa.

Al giorno d’oggi ci sono molti mezzi di comunicazione, con cui posso continuare a frequentare i miei amici, ma sembra che nessuno sia interessato ad avere una conversazione con me, e questo mi fa sentire ancora più escluso di quanto non lo sia mai stato, certo sono abituato al silenzio e alla solitudine, ma prima avevo almeno l’opportunità di vedere dei miei coetanei la mattina in classe, invece adesso sento squillare la soneria del mio telefono solo quando qualcuno ha bisogno di informazioni sui compiti. Comincia quasi a venirmi il dubbio di non essere apprezzato da coloro che reputo miei amici.

Questi giorni quasi surreali, mi hanno dato però l’opportunità di osservare un comportamento da parte degli italiani che non avevo mai visto, trovo incredibile la solidarietà che c’è adesso tra i cittadini del nostro bel paese, segno che il COVID-19 non può abbattere una nazione unita come la nostra. Sono sempre stato affascinato dall’Italia e dalla sua storia, e ho sempre desiderato di poter vedere questo lato più solidale degli italiani, in questo periodo mi sento fiero della nazione e del popolo a cui appartengo come non lo sono mai stato, quel sentimento che più di un secolo fa aveva spinto i nostri antenati a lottare per l’unità si è risvegliato, e ora noi tutti vogliamo un po’ più bene alla nostra patria, ne sono la dimostrazione le numerose bandiere appese ai balconi, la gente che canta a squarciagola dalle finestre, l’Inno di Mameli che risuona per le strade e lo straordinario lavoro che i medici e infermieri di tutta l’Italia stanno facendo per salvarci tutti, sono dei veri e propri eroi, e spero che un giorno anch’io avrò almeno un quarto del loro coraggio. Tutto questo è di grande sollievo e la frase più adatta con cui posso terminare il mio pensiero sul come sto vivendo questi giorni non può essere altro che: “VIVA L’ITALIA!”