Giorgia Denti 2BL
Oggetto: Ciao,
ormai è quasi un mese che siamo a casa e per ALMENO altri 21 giorni non possiamo uscire.
In questi giorni mi sono accorta che diamo un sacco di cose per scontate. Diamo per scontate le nostre relazioni: “li vedo tutti i giorni, è ovvio che sono miei amici, che mi vogliono bene” però poi, appena si presenta l’occasione non li vedi e non li senti più. E mi sono sorpresa perché mi immaginavo di sentirmi sola e di avere bisogno di stare in compagnia ma in realtà è stato un po’ diverso da questo punto di vista. Ho bisogno di avere la compagnia ma dal punto di vista del sentirsi sola mi sento esattamente nello stesso modo: ho un vuoto nel petto che mi schiaccia; di solito non lo sento sempre, solo nei momenti peggiori, ma ora, ora è costante. Forse mi sono accorta di non essere poi così importante per le persone che mi circondano. O forse è solo una sensazione. Poi io sbaglio perché è in questi momenti che mi chiudo, alzo tutti i muri e non faccio entrare nessuno, divento un piccolo riccio spaventato solo che, invece che gli aculei, metto fuori la rabbia. Anche in questo momento per me è difficile scrivere le cose “negative” che sento perché sono abituata a mostrarmi positiva per non pesare sugli altri. Ora faccio fatica, soprattutto perché so che qualcuno lo leggerà, tu, ed ho paura; paura del tuo giudizio, paura del tuo non capire.
Un’altra cosa che diamo per scontata è la nostra libertà: “io sono libera/o, ogni giorno sono libera/o di uscire vestita/o come mi pare e senza qualcuno che mi controlli costantemente. Libera/o di andare dove voglio da sola/o” beh, cara amica o caro amico, mi dispiace deluderti ma non è così. Per lo meno non sempre. Basterebbe pensare a tutte quelle donne chiuse in casa o a tutte quelle donne che non possono uscire perché magari c’è un uomo che le vuole picchiare e/o violentare. Basterebbe pensare a tutti quei bambini che non hanno la possibilità di studiare e che invece sono pieni di curiosità. Ma in fondo neanche noi siamo liberi, no? Siamo rinchiusi in una mentalità che ci impone di dover seguire delle “regole” inesistenti: “sei una donna? Non vestirti provocante; segui la moda; devi piacere agli uomini quindi metti in tiro per uscire; sii femminile… Sei un uomo? Sii virile; segui la moda ma non esserne ossessionato; devi piacere alle donne quindi curati, ma non troppo, devi comunque essere virile… Beh, tutto questo è sbagliato. È frutto della nostra mentalità chiusa che ci “ingabbia” e non fa bene, a NESSUNO. Poi noi viviamo in un paese relativamente libero: c’è libertà di parola, libertà di pensiero, libertà di espressione, etc. sempre, però, limitate dal nostro modo di pensare un po’ arretrato però a grandi linee il nostro paese è libero.
Un’altra delle cose su cui ho riflettuto è che nel nostro mondo, nella nostra società siamo tutti presi da altro e nessuno sta davvero attento a quello che succede intorno. Tipo. Ti è mai capitato dio avere del tempo per te e andare, non so, in un parco e di stare attento a quello che succede intorno? Attento per davvero però. Ti sei mai accorto di quanto sono belli i reticoli che formano i rami degli alberi visti dal basso? Oppure di quanto è bello il suono delle fronde scosse dal vento? O la sensazione del vento tra i capelli con il sole caldo sulla pelle? O di quanti cinguettii diversi si sentono stando attenti? O il rumore dei passi sulla ghiaia? O, ancora, il profumo dei fiori? Ti sei mai fermato ad annusare i fiori? Ad osservarli da vicino? Oppure, ti sei mai accorto di quanto sia bello il silenzio dell’uomo nella natura?
Beh io non lo so se tu ti sei mai accorto di queste cose ma sono sicura che quasi nessuno ci sia mai stato attento. Io amo stare nella natura. Il silenzio dell’uomo, la cosa più preziosa che ci sia nella natura; è meraviglioso. Tutti dovrebbero provarlo. Per silenzio dell’uomo intendo quando non si sentono altri rumori all’infuori di quelli della natura: i passi degli animali, lo sbatter d’ali di un uccello, gli svariati cinguettii, il frusciare delle foglie… senza rombi di macchine o musica di alcun genere, rumori umani insomma. Oppure non so se tu abbia presente la sensazione di camminare su un prato a piedi nudi, sentire l’erba che solletica tra le dita, il fresco del prato, il vento tra i capelli e la sensazione di pura libertà che si prova a chiudere gli occhi e a fare un profondissimo respiro. Io non lo so se tu abbia mai provato questo tipo di piacere ma io sì e posso sicuramente dire che è una sensazione meravigliosa e che va provata.
Penso che sia questo ciò che mi manca di più del non poter uscire di casa.
Oggi mi sono affacciata alla finestra e, per un po’, mi sono concentrata su quello che succedeva fuori: ho visto un sacco di cosa. Ho visto un papà che stava insegnando a sua figlia ad andare in bici, ho visto dei ragazzi che facevano ginnastica nel cortile, ho visto dei merli che si rincorrevano (Da quanto non vedevo dei merli!), due ragazzi che si baciavano sotto casa. Questi momenti mi hanno fatto rivivere un po’. Mi hanno fatto pensare. Mi hanno fatto pensare che per fortuna il mondo non si è fermato e che non sta neanche andando troppo avanti senza di me, senza di noi.
Ora ti saluto. Magari ci risentiamo.
Ciaoo!