Elisa Bonalumi 1DL
Oggetto: Corona virus: Cosa ne penso?
Il corona virus si può dire che sia “l’evento dell’anno”, è una situazione in cui ci troviamo tutti quanti e tutti quanti bisogna collaborare. Sono state messe Delle normative dalla legge che impone di fare Delle azioni che magari quotidianamente non siamo soliti a fare, come mantenere le distanze dalle persone, lavarsi più spesso le mani, starnutire e tossire nei fazzoletti di carta ecc…. Ma la domanda che mi preme di più è: la gente sa veramente cos’è il corona virus??
Ecco allora bisognerebbe provare a rispondere a questa domanda, sapendo che tante persone vivono nella convinzione che questo virus sarà la fine del mondo ed altre pensano che sia solo una leggera influenza, ciò dimostra che le persone hanno bisogno di sapere a cosa vanno incontro sia nel bene sia nel male, perché sennò va a finire che colmano la loro testa di pensieri magari inutili, magari sbagliati, magari pericolosi.
Io vivo in una realtà dove le cose mi sono sempre state spiegate nel migliore dei modi ma al contempo mi sono accorta di quante persone invece non hanno avuto la possibilità di avere questa chance, quindi io per prima posso dire che in questa realtà in cui ti puoi sentire a disagio con le persone che ti circondano. In quanto io ho avuto la possibilità di essere stata informata a puntino su quanto sta succedendo mi piacerebbe avere la possibilità di spiegarlo, per le persone che pur non ammettendolo non hanno informazioni tali da poter capire cosa sta accadendo.
Io sono in una situazione molto ravvicinata a quanto sta accadendo negli ospedali, considerando il fatto che mia madre è un’infermiera della terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele, lei per prima mi racconta della situazione che sta sperimentando, vivendo questa realtà, essendoci a contatto, essendo a contatto con le persone infette ti fa rendere veramente conto del problema.
Per entrare nella Terapia Intensiva bisogna adottare dei sistemi di sicurezza ben precisi, per poter permettere maggior incolumità, tali: doppi calzascarpe di plastica, doppio camice cerato, doppia cuffietta per i capelli, tripli guanti, mascherina 3mm più mascherina chilurgica e occhiali protettivi.
Il corona virus è una cellula composta da un unico filamento di RNA che gli rende necessario attaccarsi ad altre cellule per sopravvivere. Inoltre è un virus che si trasmette molto facilmente, attraverso il droplet per cui viene diffuso molto velocemente e, l’unico modo per fermare il virus è quello di non stare in contatto con le altre persone e quindi di stare in isolamento, non uscire di casa è la migliore soluzione per restare incolumi al virus. Bisogna aiutarsi a vicenda in queste situazioni, solo così potremmo mettere fine al casino che si è creato.
I locali pubblici (come bar, ristoranti, locali, discoteche, negozi…) per ordine del governo hanno dovuto sospendere la loro attività momentaneamente, e personee la borsa stannodella situazione attuale ma purtroppo quello che possono fare è ben poco, soprattutto perché tante persone, specie ragazzi e ragazzini, se ne fregano, dicendo spesso: “noi non teniamo il corona virus lo aspettiamo” oppure “ho 25 anni e non me ne sto chiusa in casa io vado fuori con gli amici, esco e mi diverto, del virus non mi interessa”. Questi sono atteggiamenti sbagliati soprattutto nel rispetto della altre persone e di se stessi, dimostrando che in cuor loro non sanno veramente di che cosa si sta parlando.
Trump, suo malgrado cerca di mantenere tranquillità anche in America, chiudendo tutti i voli per l’Europa.
Insomma se noi stessimo a casa, non contageremmo la gente, che non intaserebbe le terapie intensive, che starebbe meglio.
Bisogna stare a casa per la propria salute e quella degli altri!!
Bonalumi Elisa 1DL