Ultima modifica: 23 Giugno 2020

Denise Fiorenza Borda 4CL

Oggetto: RIFLESSIONI SU QUESTO PERIODO

CORONAVIRUS, sembra qualcosa di cui avere paura, che incute terrore, che ci chiude nelle nostre case, che ci priva della nostra libertà.

Purtroppo, stiamo vivendo un periodo buio, dove il contatto con le altre persone viene meno, se non attraverso uno schermo. Sembra un’apocalisse, come se il mondo non possa più riprendersi e non ne sia nemmeno capace, come se gli esseri umani abbiano scatenato un virus così potente da distruggere la razza stessa, pur inconsapevolmente. Ovviamente la colpa non deve ricadere su nessuno, sono questioni globali, non di una sola società.

Questo è il punto che più di tutto mi provoca ribrezzo: molte persone danno la colpa alla società cinese, per le loro tradizioni e i loro usi. Ovviamente, non si può dare torto a queste persone, ma comunque non mi sembra giusto discriminare un paese che ha sempre compiuto queste tradizioni solo ora che una pandemia è in corso. Questo lo identifico come discriminazione, come pregiudizi.

Mentre noi diciamo queste cose sui cinesi, loro invece sono pronti a darci una mano, a aiutarci in campo medico per superare insieme questa bestia di nome Coronavirus, che non sta facendo altro che incutere terrore, tenerci lontani e uccidere le persone.

Come sto vivendo questo periodo? Ovviamente non è il periodo migliore della mia vita, proprio adesso che stavo raggiungendo una stabilità in campo di relazioni con le altre persone. È come se la vita abbia sempre qualcosa di brutto da riservarmi, ma non mi perdo d’animo, so che dopo la tempesta ci sarà il sole, e spero che succeda presto anche in questo caso.

Ciononostante, si può in ogni modo tenere vive le relazioni, si tratta solamente di avere un’attenzione in più. Sembra più facile comunicare attraverso uno schermo, ma per me è tutto il contrario, non riesco a esprimere le mie sensazioni, i miei pensieri e i miei sentimenti in modo adeguato, ma si fa quel che si può.

Credo che l’ultima cosa da fare in questo periodo sia lamentarsi, perché abbiamo comunque la grande opportunità di tenerci in contatto, e anche se ci appare come una cosa scontata, non lo è affatto.

Comunque, questo periodo può essere visto anche da un’altra prospettiva: si ha più tempo a disposizione per concentrarsi sui propri studi, per approfondire un argomento a cui si e molto interessati, per mettere la propria persona al centro per una volta, per progettare il proprio futuro.

Spesso non si ha il tempo per soffermarsi a riflettere su queste cose, proprio adesso invece si apre davanti a noi l’occasione per farlo, per riscoprire noi stessi.

Spero che presto si possa tornare alla vita di tutti i giorni. Molto spesso mi sentivo soffocare da quella routine quotidiana, ma proprio adesso che non posso averla, la rivoglio più che mai, ne ho bisogno. Sento il bisogno di andare a scuola (sembrerà strano ma è così), sento il bisogno di abbracciare i miei amici e dire loro che per me sono importanti, che valgono più di quanto loro pensano e che la mia vita senza di loro non sarebbe la stessa.

Spero che tutto questo finisca presto e diventi solo un ricordo, da raccontare ridendo e scherzandoci su.