Ultima modifica: 22 Giugno 2020

Chiara Romano 4BL

Oggetto: LA VITA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Questo periodo di quarantena è sicuramente un fatto unico nella nostra storia che verrà ricordato e studiato, a tal proposito ho deciso di tenere un diario per appuntare il modo in cui passo le mie giornate, i miei pensieri e le mie emozioni, ed è un sistema utile anche per distrarmi un po’ da momenti di tristezza per cercare di rimanere positiva il più possibile.

Per quanto riguarda il tema della libertà all’inizio mi sono sentita molto privata di essa, un po’ come la maggior parte di noi credo; quello di non poter assolutamente uscire di casa se non per motivi essenziali è stato un cambiamento pesante per la mia quotidianità e all’inizio ne ho risentito parecchio. Ma la quarantena mi ha portata a riflettere sull’importanza di azioni che compio ogni giorno e che spesso mi risultano banali come andare a scuola, che è una delle cose che mi manca molto, magari non sotto il punto di vista di interrogazioni e verifiche, ma proprio per l’interazione che si viene a creare tra me e i miei compagni di classe, questo sì mi manca parecchio. O anche vedere il mio ragazzo, quello mi manca decisamente di più, però in questa condizione imparo a non dare più per scontato nessun momento passato con lui né con le mie amiche, non tutto è dovuto e tutto quello che viviamo è un dono, non penso che me ne dimenticherò molto presto.

Come ho detto prima, all’inizio la quarantena mi è sembrata davvero la cosa peggiore che mi potesse capitare, ma poi mi sono resa conto che questo era davvero un pensiero infantile. Un mio amico lavora in ospedale 11 ore al giorno e l’unica cosa che vorrebbe sarebbe poter stare a casa e io mi lamento di questo. Non è giusto, non è giusto che io mi lamenti quando un sacco di persone sono in prima linea a lavorare anche per me, loro compiono il loro dovere ogni giorno e anch’io devo fare la mia parte, che in compenso è davvero più semplice. Oltre tutto questa pandemia è arrivata nell’era del digitale, dei social media, quindi abbiamo tutti i mezzi per mantenerci in contatto con le persone a noi più care e un’altra osservazione sulla mia condizione è che mi trovo in una situazione ottima rispetto ad altri, non vivo in una villa di tre piani ma neanche sotto un ponte e questa è sicuramente un’altra cosa per la quale sono grata.

L’importante è rimanere positivi e tutto ritornerà alla normalità presto, su questo non ho dubbi.