Ultima modifica: 10 Giugno 2020

Alice Foffa 2DS

Oggetto: Quarantena giorno 20

28 marzo 2020, 22.53

“No matter how dark it gets, the sun gonna rise again”

Da quando ho deciso di scrivere un diario-quarantena ho sempre parlato delle mie giornate, quasi come fosse una costrizione, ma visto che le mie giornate sono tutte uguali e cadrei in un limbo di ripetitività e monotonia, mi annoierei, non saprei cosa scrivere e lascerei perdere. Ho deciso di partire da una frase ed esprimere una riflessione sulla situazione che stiamo vivendo.

Questa frase mi ricorda la reclusione a cui siamo costretti, un’imposizione causata dall’espansione di un nemico invisibile che sta mettendo in ginocchio il mondo intero, paralizzando le nostre vite e le nostre menti. Per la prima volta ci sentiamo impotenti, terrorizzati e sconfitti da qualcosa di sconosciuto, che è entrato nella società attuale spazzando via ogni certezza, costringendoci a fermarci e ad aspettare l’inesorabile fluire del tempo e dei giorni in attesa di qualche buona notizia, come appesi ad un filo: in balia di eventi ed emozioni. Siamo disorientati, gregge di persone abituate a controllare tutto e tutti, continuamente in movimento, alla ricerca di qualcosa, costantemente ad inseguire e bramare una felicità utopistica, circondati da tutti e da nessuno: capita spesso di essere immersi in una folla di gente e sentirsi terribilmente soli. Ci lamentiamo di non avere mai tempo e ora che ci avanza lo sprechiamo senza sapere che farne. La mia speranza è che questa immane tragedia diventi un seme per la rinascita della nostra comunità, che stava diventando tossica per ognuno di noi e che, dal mio punto di vista, avrebbe portato alla disfatta del genere umano. Un mondo di diffidenza, egoismo, violenza, rancore ed indifferenza: eravamo come anestetizzati dalla nostra routine e dallo svolgimento delle azioni quotidiane per capire che stavamo perdendo la bussola, intraprendendo un vicolo cieco senza più via di ritorno. Stiamo riscoprendo i veri valori morali, il reale significato della parola solidarietà, sacrificio, altruismo, fratellanza e unione. Ho ritrovato un paese coeso, grato, con grande spirito di sacrificio e grande forza di volontà, capace di dire grazie e gioioso, che sta trovando nella bellezza della sua storia, cultura e arte la forza di rialzarsi e combattere a testa alta, mostrando il suo grande valore. Dimostriamolo cantando dai balconi con il nostro tricolore che “CE LA FAREMO PERCHÉ ANDRÀ TUTTO BENE”. Ma serve tutta questa sofferenza per farci, almeno in parte, riprendere la via giusta? Forse sì, forse il mondo stremato dal carico di 7 miliardi di persone, costretto a reggere il peso di un inquinamento e una richiesta sempre maggiore ci ha voluto dare un ultimatum.

Io da inguaribile ottimista ci credo, perché amo la vita, amo quello che ho perché il destino me lo ha messo sulla strada, una strada che mi sto costruendo giorno dopo giorno con sudore e fatica. Io voglio lasciare il segno, voglio essere ricordata. Voglio essere la migliore versione di me stessa!

Alice Foffa 2Ds